martedì 13 dicembre 2016

Culture del Regno del Leone - parte #1



La campagna del Regno del Leone è umano-centrica, cioè la principale razza dell'ambientazione è quella umana. Esistono altre creature e civiltà non umane - o sono esistite - ma sono relegate alle leggende o alle epoche più antiche della storia del Creato. Al posto quindi di diverse razze di semi-umani abbiamo diverse culture umane... un po' come nel nostro mondo.
I giocatori hanno la possibilità - con una dote presa al primo livello - di avere nel proprio sangue tracce di alcuni retaggi mitici come il Sangue della Stirpe di Drago (la leggendaria schiatta di umani che edifico l'Impero Ancestrale prima della Grande Glaciazione) oppure il Sangue dei Nephilim (leggendari esseri nati dall'unione tra gli Annuna e gli esseri umani), di queste eccezioni magari ne parlerò successivamente.

Nel regno che è il cuore all'ambientazione convivono diverse culture e tra queste i giocatori devono scegliere quella del proprio personaggio alla sua creazione.  Non ho inventato davvero nulla, sono tutte culture ispirate a quelle esistenti nella nostra storia. I Gimmerai sono ispirati a popoli Walser della Val d'Aosta, gli Hayk sono gli Armeni, i Kyrti sono una elaborazione dei Curdi, i Parsi quella dei persiani dell'Impero Sassasinide e i Romios quella dei romani di Bisanzio.In questo primo post ne faccio una breve presentazione - con una breve descrizione - mentre in un successivo parlerò delle house rule che le riguardano.

Come sempre idee e commenti sono i benvenuti!

Gimmerai
Provenienti dalle fredde terre del nord oltre il Regno del Leone i Gimmerai sono un popolo forte e austero che vive soprattutto nelle Terre Alte. Stabilitisi nel Regno solo alcune generazioni fa, i gimmerai vivono vite il più possibilmente indipendenti dal resto delle altre culture. Orgogliosi delle loro tradizioni - che cercano di mantenere vive - e del loro modo di vivere non amano le ingerenze degli stranieri. Tendono a vivere in piccoli villaggi costituiti dalle loro tipiche case-palafitte dove si occupano sopratutto di artigianato e allevamento. Anche se hanno abbracciato la fede della Chiesa della Luce tra di loro si dice che tuttora si muovano dei sacerdoti eretici noti come druidi.
Paragonati agli altri popoli sono dei veri giganti, superano abbondantemente i 190 cm di altezza e hanno un fisico forte e robusto, temprato dalle aspre condizioni delle loro terre natie. Il colore della loro pelle è spesso bruciato dal sole delle alte quote e hanno hanno capelli e occhi generalmente di colore chiaro - un tratto distintivo di questo popolo è la sua passione per i tatuaggi.

Hayk
Gli Hayk sono la cultura dominante all'interno del regno. Furbi e ingegnosi, sono un popolo lavoratore e sono dotati di un grande presenza di spirito, oltre ad essere orgogliosi della propria storia. Dopo secoli di dominazione straniera sia da parte del Grande Impero dei parsu e dell'Impero di Izaryum, gli haik hanno ristabilito la loro indipendenza, rifondando circa trecento anni fa l'Hayastan, meglio noto come Regno del Leone, e la difendono a spada tratta. Sono un popolo molto credente, tutti fedeli della Chiesa della Luce Divina dell'Hayastan che, durante la dominazione straniera, è stato un vero e proprio collante sociale per questo popolo. 
Alti intorno al metro e settanta, gli occhi e capelli sono tendenzialmente di colore scuro anche se essere in un regno di passaggio per tanti popoli a fatto sì che i tratti somatici di questo popolo non siano molto omogenei. Visto che abitano a quote alte l'incarnato è generalmente abbronzato, anche considerando la vita all'aria aperta che gli hayk fanno, quindi la pelle pallida, sopratutto nelle donne, è considerato un tratti di bellezza e nobiltà.

Kyrti
Il popolo dei nomadi bha origini molto antiche; le loro leggende affermano che i loro antenati edificarono un grande impero nelle terre orientali ma che, alla sua caduta, molti decisero di condurre una vita più vicina alla divinità, conducendo una vita nomade tra le valli a occidente delle Grandi Piane, comprese le terre del Regno del Leone. Questo popolo è considerato pagano dagli hayk perché seguono una religione politeista nota come Ezdi, questo fa sì che i kyrti siano il più delle volte ostracizzati all'interno delle comunità locali se non vittima di vere e proprie persecuzioni.
I kyrti non sono molto alti, attorno ai 160-165 cm con fisici asciutti e le tipiche gambe arcuate da chi è abituato a stare sempre a cavallo. La carnagione è scura, come i loro capelli. Un tratto distintivo di questo popolo è il colore verde dei loro occhi.

Parsi
Per generazioni il Regno del Leone è stata una provincia del Grande Impero di Istakar e, anche ora è un regno indipendente, molti discendenti dei conquistatori bsono rimasti in queste terre, sopratutto nelle regioni orientali e meridionali. Come tutte le diverse etnie che compongono la popolazione dell'Hayastan anche i parsi sono molto attaccati alle loro tradizioni, sopratutto all'antica religione del loro impero. Nonostante siano considerati dei pagani - e quindi subire un allontanamento dalla vita politica del paese - questo non ha impedito ai parsi di mettere in piedi la principale compagnia mercantile della regione, la Fratellanza.
Fisicamente ricordano molto gli hayrk, altezza e corporatura media, con capelli e colore degli occhi scuro. Diversamente da questi però i parsi hanno un incarnato olivastro e ogni uomo parsu ha sempre una grande e curata barba. Segno di orgoglio e virilità per questo popolo.

Romios
L'altro grande impero che si è conteso per secoli le terre del Regno del Leone è stato l'occidentale Impero di Izarym, patria dei Romios. Come per i parsi, dopo che le truppe imperiali si sono ritirate da queste terre molti coloni sono rimasti in quella che era diventata la loro nuova patria. Mentre tra parsi e hayk non c'è mai stata una grande comunicazione culturale non si può dire altrettanto con i romios. Spesso altezzosi, i romios sono un popolo che ama la cultura e che preferisce la diplomazia all'uso delle armi ma, se costretto, è un avversario implacabile. Come gli hayk sono seguaci della Chiesa della Luce, benché seguano la dottrina della Chiesa di Izaryum che è diversa da quella autoctona del Regno del Leone.
Non molto alti, i romios sono comunque ben proporzionati nelle forme e hanno una particolare cura del loro corpo – non a caso hanno introdotto le terme in queste terre. I capelli sono generalmente di colore nero e scuri sono anche i colori degli occhi. Alcuni romios, originari delle terre note come Yus', sono più alti della media e hanno capelli biondi o rossicci e ricordano molto i gimmerai.

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